VINI D.O.P./D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata)
VINI D.O.P./D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata)
Le DOP/DOC (Denominazione di Origine Controllata) campane sono:
Ischia, Capri, Vesuvio, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Aversa, Penisola Sorrentina, Campi Flegrei, Costa d’Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio.
I vini Ischia sono tra i primi vini italiani a fregiarsi della Denominazione di Origine, nel lontano 1966. La zona di produzione è ovviamente l’intero territorio dell’isola.
La DOC “Ischia”, è riservata alle seguenti tipologie di vino:
“Ischia” bianco, anche superiore e spumante, “Ischia” rosso, “Ischia” Forastera, “Ischia” Biancolella, “Ischia” Piedirosso o Per’ e Palummo anche passito.
L’Ischia Bianco ha un colore paglierino più o meno intenso ed un odore vinoso, delicato, gradevole. Il suo sapore è asciutto, di giusto corpo, armonico. Ha un titolo alcolometrico minimo min. 10,50% e nasce dalla combinazione dei seguenti vitigni: forastera (45-70%), biancolella (30-55%), altri (max 15%). Si abbina con pizza alla marinara (con acciughe), antipasti di mare, fritture di pesce di scoglio e piccoli crostacei; ottimo come aperitivo; da privilegiare l’abbinamento con polpo all’insalata e spaghetti al sugo di cicale di mare. L’Ischia bianco se raggiunge la gradazione alcolica di 11,50% può essere commercializzato come superiore.
L’Ischia Rosso presenta un colore rubino più o meno intenso con un odore vinoso. Il suo sapore è asciutto, di medio corpo, giustamente tannico. Nasce dall’abbinamento di due vitigni: piedirosso (loc detto per’e palummo) (40-50%), guarnaccia (40-50%), altri (max 15%). Il suo titolo alcolometrico minimo min. 11%. Si abbina specialmente con arrosti di carni rosse e cacciagione, formaggi stagionati; tradizionale è l’abbinamento con alici del golfo fritte.
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Il Capri è prodotto, in modeste quantità, sull’intero territorio dell’isola. Le tipologie sono bianco e rosso. Il bianco è di un paglierino più o meno intenso ed una gradazione alcolica min. 11% vol. Si abbina ad antipasti e frutti di mare anche se tradizionale è il connubio con la famosa “caprese”. Il rosso ha una gradazione alcolica min. 11,5% vol ed un sapore asciutto. Ben si abbina agli arrosti di carni rosse.
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I vini Vesuvio vengono prodotti in quattordici comuni della plaga vesuviana. In quest’area la coltivazione della vite risale al V secolo a.C., grazie ad un microclima favorevole e ai terreni di natura vulcanica ricchi di potassio. Queste le tipologie dei vini: Vesuvio (bianco, rosso, rosato) con il titolo alcolometrico 12% vol può denominarsi Lacryma Christi del Vesuvio, con le tipologie bianco e bianco spumante, bianco liquoroso, rosso e rosato. Il bianco è perfetto con l’“impepata di cozze”, il rosso ben si abbina con selvaggina, arrosti e formaggi piccanti.
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Campi Flegrei, i vini del fuoco di una terra ribollente. Sei i comuni interessati alla produzione delle seguenti tipologie: bianco, rosso, Falanghina anche passita e spumante, Piedirosso o Per ‘e Palummo rosso e anche rosso riserva, rosato e passito. Il Campi Flegrei Falanghina è perfetto con la “ricciola all’acqua pazza”, mentre tradizionale è l’abbinamento del Campi Flegrei Piedirosso con la “parmigiana di melanzane”.
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I vini Penisola Sorrentina sono prodotti in tredici comuni nelle tipologie bianco, rosso e rosso frizzante. La denominazione di origine “Penisola Sorrentina” accompagnata dall’indicazione di una delle sottozone “Gragnano”, “Lettere” e “Sorrento” è riservata ai vini Penisola Sorrentina bianco Sorrento e rosso Sorrento; Penisola Sorrentina rosso frizzante, Lettere e Penisola Sorrentina rosso frizzante Gragnano. Quest’ultimo è ideale per accompagnare la pizza margherita e le salsicce con i friarielli.
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L’ Irpinia viene prodotto in due tipologie: il bianco ed il rosso.
Il Bianco mostra un colore giallo paglierino più o meno intenso e possiede un odore fruttato e floreale. Ha un sapore secco ed equilibrato. Il suo titolo alcolometrico minimo è min. 10%. Nasce dall’accoppiamento di due vitigni: Greco (40/50%), Fiano (40/50%) ed altri. Si abbina con piatti a base di pesce al forno od alla griglia, crostacei e formaggi molli.
Il Rosso presenta un colore rosso rubino più o meno intenso. Ha un odore fruttato, persistente e floreale con un sapore equilibrato, secco e caratteristico. Ha una gradazione alcolica min. 10,50%. Si ottiene abbinando l’aglianico (min. 70%) con altri. Si abbina magnificamente ad arrosti di carne rossa, agnello, carni in umido e formaggi stagionati.
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Il Sannio interessa l’intero territorio amministrativo della provincia di Benevento e comprende le sottozone Guardia Sanframondi o Guardiolo, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Taburno. Numerose le tipologie, dai bianchi anche frizzanti ai rossi riserva e superiore, dalle bollicine di qualità ai passiti e ai rosati, dai novelli ai vini invecchiati. Una DOP/DOC, dunque, intensa e diversificata, per soddisfare anche i palati più raffinati.
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La Falanghina del Sannio viene prodotta nell’intero territorio amministrativo della provincia di Benevento. L’unico vino DOP/DOC in cui è presente il nome del vitigno più diffuso nella nostra regione. Questa DOC è ormai la più diffusa e la più conosciuta tra le DOC campane. È un bianco che prevede sei categorie: tranquillo, spumante, spumante di qualità, spumante di qualità metodo classico, passito e vendemmia tardiva. Il colore è paglierino più o meno intenso, il sapore è secco, fresco, lievemente acidulo; l’odore caratteristico, più o meno fruttato.
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Il Casavecchia di Pontelatone interessa otto comuni ed è prodotto nelle tipologie rosso con invecchiamento obbligatorio di due anni di cui almeno uno in legno e rosso riserva se invecchiato almeno tre anni di cui almeno diciotto mesi in legno. È un vino piuttosto strutturato, con una bassa acidità ed una elevata presenza di antociani e tannini. Perfetto l’abbinamento con carni rosse e formaggi stagionati.
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Il vino Aversa è prodotto nelle tipologie Asprinio bianco e Asprinio spumante. L’area di produzione interessa diciannove comuni della provincia casertana e tre comuni del napoletano. Il bianco è paglierino più o meno carico con una gradazione alcolica min. 10,5% vol. Il sapore è secco, fruttato, molto caratteristico. Suggestivo è l’abbinamento con la mozzarella di bufala campana DOP, oltre che con la cucina di mare. Lo spumante ha una spuma fine e persistente ed è perfetto come aperitivo e per menù raffinati in bianco a tutto pasto.
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Il Galluccio è prodotto in sei comuni della provincia di Caserta nelle tipologie bianco, rosso, rosso riserva con invecchiamento di due anni di cui uno in botte e rosato. Dal gusto aromatico e delicato, questi vini hanno profumi intensamente fruttati.
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Il Falerno del Massico si presenta in tre tipologie: Bianco, Rosso e Primitivo.
La tipologia del Bianco è riservata ai vini provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, dal vitigno Falangina per almeno l’85%. Possono concorrere alla produzione di detto vino uve di altri vitigni idonei alla coltivazione per la regione Campania fino ad un massimo del 15% del totale. E’ adatto a essere bevuto insieme ad antipasti e primi piatti di pesce, frutti di mare, pesci alla griglia, crostacei, calamari e formaggi a pasta molle come caciocavallo e mozzarella di bufala.
La tipologia del Rosso è riservata ai vini provenienti da vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Aglianico minimo 60%; Piedirosso massimo 40%. Possono concorrere alla produzione di detto vino uve di altri vitigni idonei alla coltivazione per la regione Campania fino ad un massimo del 15% del totale. Ideale con salumi, salsicce, carni rosse.
La tipologia del Primitivo è riservata ai vini provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, dal vitigno Primitivo per almeno l’85%. Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve del vitigno Aglianico, Piedirosso e Barbera, da soli o congiuntamente, presenti nei vigneti fino ad un massimo del 15% del totale. Se sottoposto ad un invecchiamento non inferiore a due anni di cui uno in botti di legno può fregiarsi delle menzioni “riserva o vecchio”.
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I vini Costa d’Amalfi sono prodotti in tredici comuni della splendida costiera amalfitana nelle tipologie bianco anche passito e spumante, rosso anche passito, rosato. La Denominazione di Origine “Costa d’Amalfi” può essere accompagnata dalla indicazione di una delle sottozone Ravello, Tramonti, Furore a condizione che i vini così designati provengano dalle rispettive zone di produzione e rispondano ai particolari requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Il bianco è in perfetta armonia con gli “scialatielli alla paranza“, con i “tubetti alla pescatrice” e con l’insalata di mare. Il rosso ben accompagna le carni bianche, ideale in particolare con i “bucatini lardiati”.
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I vini Cilento interessano cinquantotto comuni della provincia di Salerno, ricadenti nella costiera cilentana, dai terreni fertili argillosi e calcarei e dal clima caldo. Le tipologie sono rosso, rosato, bianco, Aglianico e Fiano. L’Aglianico ha un bel colore rosso rubino, un titolo alcolometrico min. 12% vol, sapore asciutto e corposo. Ben si abbina alla cucina a base di selvaggina ed è perfetto con i tradizionali “fusilli a base di castrato”. Il bianco ha un colore paglierino più o meno intenso, sapore fresco e armonico ed una gradazione alcolica min. 11% vol. Accompagna antipasti di mare e legumi con pasta, come “lagane e ceci”.
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Il Castel San Lorenzo comprende otto comuni della valle del Cilento in provincia di Salerno, dove le vigne sono ordinate, ben esposte, basse. Queste le tipologie: bianco, rosso, rosato, Barbera, Moscato anche spumante, passito e Lambiccato, Aglianicone. La base varietale è costituita soprattutto dal Barbera; nel caso di invecchiamento di due anni di cui sei mesi in botti di rovere, raggiunge una gradazione alcolica 12,5% vol e origina una eccellente Riserva. Meritevoli di attenzione sono anche le tipologie Moscato spumante e Lambiccato. Il rosso accompagna arrosti di carne e formaggi come il caciocavallo. Il bianco ben si abbina con antipasti di mare e minestre asciutte; perfetto con le “tagliatelle con asparagi”.
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