Parco Archeologico di Elea Velia
L’antica città di Elea, che deriva il suo nome dalla sorgente locale Hyele, fu fondata intorno al 540 79 a.C. da un gruppo di esuli provenienti dalla città greca di Focea, nell’attuale Turchia, occupata dai Persiani.
La città, nota nel V sec. a.C. soprattutto per Parmenide e Zenone, fondatori della famosa scuola filosofica eleatica, raggiunge un periodo di grande sviluppo in età ellenistica e in età romana (fine IV a.C. – V sec. d.C.), quando il suo nome viene modificato in Velia.
Con il Medioevo l’abitato si ritira sull’Acropoli, dove viene costruito un castello. Il percorso di visita, comincia dalla città bassa, dove gran parte degli edifici risalgono all’età ellenistica e romana. Tra questi un criptoportico a tre bracci di età augustea (27 a.C. – 14 d.C.), rifatto nel II sec. d.C., è variamente identificato come palestra o scuola medica o sacello del culto imperiale, viste le numerose statue ed erme di medici locali e di membri della famiglia imperiale qui rinvenute.
Presso la Masseria Cobellis, un altro edificio di carattere pubblico di età medio- imperiale è contraddistinto da un raffinato impianto scenografico, su due livelli, con ninfeo e vasca. Salendo verso l’Acropoli, si trova il più antico abitato di Velia (VI sec. a.C.), di cui sono visibili i resti di abitazioni allineate lungo una strada. L’area venne abbandonata nel V sec. a.C. per permettere di costruire edifici pubblici. Di questi sono parzialmente conservati un teatro di età romana, un tempio e un edificio con fronte porticata funzionale alle esigenze religiose. Gli edifici dell’acropoli sono stati danneggiati nel medioevo quando venne costruito un castello.
Di questo periodo si conservano la Torre angioina, resti di mura e due chiese, la cappella Palatina e la chiesa di Santa Maria, che ospitano dei piccoli ma esaurienti antiquaria. Partendo dall’acropoli è possibile seguire un suggestivo itinerario che si sviluppa lungo il crinale della collina, permettendo di visitare piccole aree sacre con edifici di età ellenistica e tratti della cinta muraria. La visita si conclude con il Castelluccio, punto culminante del sistema difensivo di Velia.