Palazzo Macchiarelli Montoro
Ubicato nella piccola frazione di Misciano del Comune di Montoro, il Palazzo Macchiarelli rappresenta un indiscusso patrimonio di elevato valore culturale. Costruito dopo gli eventi franosi che colpirono Misciano e la “casa castrum”, agli inizi del XVI secolo, fu rimaneggiato ed ampliato nel XVIII secolo.
Di rilievo i pregevoli apparati decorativi che adornano i saloni, a testimonianza della forza economica dei nobili proprietari (che in origine erano i Pironti, ovvero una delle famiglie più importanti e conosciute in città) che riuscirono a portare a Montoro maestranze provenienti probabilmente da Napoli.
L’edificio presenta una muratura di elevazione in tufo (tipico materiale del luogo, estratto dalle cave di Starza a Torchiati), volte ai piani bassi e solai lignei ai piani superiori. È da sottolineare la magnificenza del portale in pietra calcarea locale, sagomato con la maestria tipica degli scalpellini calvanicesi, che offrivano la loro arte ai più importanti nobili della zona e alla Chiesa. Altrettanto degni di nota sono i portoni, sia quello di ingresso, sia quelli interni (andati perduti), tutti in legno di castagno ed abilmente realizzati da maestri ebanisti. La copertura è a falde inclinate con elementi della grossa orditura e relativi correntini e tavolato come orditura secondaria, il manto in tegole laterizie. Al piano terra insistono locali ad uso stalle e deposito, oggi adibiti a sale per riunioni, ed ancora più in basso (nel piano interrato), una delle cantine più grandi del montorese, oggi adibita ad archivio.
Infine il palazzo si colloca in un centro storico, dove, tra gli altri, sono situati palazzi di notevole pregio, quali il Palazzo Moscati, il Palazzo Vincenzo Pironti, il Palazzo del Conte Pironti, la Chiesa di S. Stefano.
Il progetto “Itinera – Itinerari per l’innovazione sociale”
Finanziato dalla Fondazione con il Sud, il progetto è finalizzato a restituire alla comunità di Montoro, in provincia di Avellino, lo storico Palazzo Macchiarelli. Il progetto è stato presentato dalla Cooperativa Sociale L’Isola che non c’è ONLUS di Solofra, in partenariato con Make a Cube srl, l’Associazione Fonderie Culturali, Slow Food di Condotta Avellino, l’Associazione Castanicoltori Campani.
L’obiettivo è quello di promuove la coesione e lo sviluppo socio-economico del territorio, attraverso un’articolata offerta di interventi sociali, culturali, educativi. Il Palazzo Macchiarelli si candida così a diventare un importante centro di attrazione e proposta, in grado di valorizzare le risorse territoriali, di offrire rinnovate opportunità di socializzazione, di collegarsi ai principali sistemi di offerta culturale del panorama regionale e nazionale.