Oasi Lago di Conza
L’Oasi del lago di Conza è una riserva naturale di 800 ettari situata nei comuni di Cairano e Conza della Campania in provincia di Avellino.
L’accesso all’oasi è in Contrada Pescara, a Conza della Campania.
Situata nell’Irpinia, comprende il vasto bacino artificiale ottenuto dal fiume Ofanto.
La stazione di ristoro e riposo degli uccelli lungo la rotta migratoria tra Tirreno ed Adriatico: in quest’area sono state censite oltre 100 specie.
L’Oasi del Lago di Conza si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT8040007) nel Comune di Conza della Campania (Av).
E’ inoltre una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT8040007).
L’area si estende per circa 800 ettari.
L’invaso di Conza, rappresenta la più estesa area umida della Campania. Comprende tasselli di bosco igrofilo, pascoli e ambienti steppici.
Nell’Oasi è attivo un Centro Visite con ampia sala per conferenze, un laboratorio didattico, un percorso natura, capanni di osservazione, un’aula verde per la didattica all’aperto e un’area attrezzata per la sosta agevolano il contatto con la natura.
L’invaso di Conza sul fiume Ofanto con le aree a valle della diga, rappresenta la più estesa area umida della Campania.
Situato sulla direttrice Ofanto-Sele (direzione NE-SO) costituisce, insieme all’ Oasi WWF di Persano (sul fiume Sele), la stazione di ristoro e riposo delle specie ornitiche lungo la rotta migratoria tra Tirreno ed Adriatico.
L’area assume quindi un rilievo nazionale e sovranazionale soprattutto per la variegata e popolosa avifauna che vi staziona o vi nidifica, durante le migrazioni tra il continente eurasiatico e l’Africa.
Il perimetro dell’Oasi del Lago di Conza si può inserire nel sistema paesistico Sannitico-Lucano (Pignatti, 1994). Si tratta di un’area di basse montagne che in generale non superano i 1.000 metri di quota, con un modellamento dolce, essendo costituite da calcari marnoso-arenacei miocenici.
La fascia bioclimatica vegetazionale è quella della roverella e dei prati steppici a Bromus erectus. L’altezza media s. l. m. è di circa 420 m.
Quando nel 1972 cominciarono i lavori di costruzione della diga, la vasta piana alluvionale dell’Ofanto era interessata da attività agricole e zootecniche, testimoniate tutt’oggi dai ruderi delle numerose case coloniche.
Il bosco igrofilo vegetava nell’alveo di piena dell’Ofanto. Successivamente, con il forzato abbandono delle coltivazioni e con l’estrazione del materiale lapideo e terroso occorrente alla realizzazione della diga, è avvenuta un’espansione della vegetazione igrofila, principalmente dei salici e dei pioppi, accompagnata dalla tipica vegetazione palustre.
In tali aree si sono creati anche dei piccoli stagni con fitti canneti, sia per effetto delle risorgive che per i “crateri” creati con l’attività di escavazione.
Con la presenza della diga il livello dell’acqua muta frequentemente, per cui sovente si ha un’alterazione della fisionomia del periplo del lago
Gli ambienti presenti sono: bosco igrofilo, pascoli e ambienti steppici.
Il bosco igrofilo è costituito da salice bianco, tamerice, ontano, pioppo italico. Ad eccezione della tamerice, specie di origine nordafricana in grado di colonizzare anche ambienti salati e solo temporaneamente inondati, le altre piante sono tipiche specie igrofile di acque dolci e sono tutte caducifoglie dallo sviluppo vegetativo molto rapido.
La vegetazione palustre è molto estesa e composta principalmente da salice bianco, diverse specie di pioppo, cannuccia di palude, tifa, scirpo, iris palustre, sagittaria, ranuncolo d’acqua.
I pascoli e gli ambienti steppici sono caratterizzati dalla presenza dominante di Bromus erectus., a cui si associano avena selvatica, rovo, sambuco, biancospino, prugnolo, rosa canina. Tale ambiente è interessante per la fioritura di orchidee spontanee come l’apifera e la fuciflora.
La fauna è rappresentata soprattutto dall’avifauna acquatica. Sono state censite 140 specie di uccelli, tra cui di particolare importanza il falco pescatore Pandion haliaetos, migratore regolare, la nitticora Nycticorax nycticorax , nidificante con una delle garzaie piu’ grandi dell’Italia Meridionale, tuffetto, svasso piccolo, svasso maggiore, airone rosso, moretta tabaccata, porciglione, piro-piro piccolo, ghiandaia marina, biancone, lodolaio, falco pellegrino, volpoca, tarabuso, tarabusino, spatola.
Nei campi intorno all’Oasi trovano l’habitat ideale cappellacce, tottaville e allodole, oltre a numerosi passeriformi come saltimpalo, strillozzo, verzellino e occhiocotto. Tra i mammiferi, volpe, tasso, faina, donnola e la lontra Lutra lutra, elusiva abitatrice degli angoli più appartati dell’invaso e purtroppo in pericolo di estinzione su scala nazionale.
Gli anfibi sono molto numerosi e rappresentati da svariate specie, così come i rettili.
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testo:
wikipedia ita
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Foto:
Conza_lake ©Geofix – Opera propria
Irpinia_Riflessa ©Giuseppe Famiglietti – Opera propria
Lago di Conza ©Giovannicastiglione – Opera propria
OASI LAGO DI CONZA ©Nuky84
Scorcio Lago Conza dalla villa del parco ©Cuordistella – Opera propria