Grotte di Pertosa-Auletta
Il lavorio incessante della natura, da 35 milioni di anni, ha creato quella che oggi è una magica esperienza alla portata di tutti. Il sito delle Grotte dell’Angelo attrae ogni anno migliaia di visitatori per diversi aspetti, che vanno dall’interesse naturalistico- speleologico a quello archeologico.
La Grotta, abitata nell’età della pietra, come dimostrano i resti di palafitte neolitiche ed eneolotiche, fu adibita a luogo di culto dai Greci e dai Romani. In epoca cristiana fu consacrata all’Arcangelo Michele. Oggi è possibile seguire ed ammirare i tragitti che si snodano per circa 3000 metri sotto l’imponente mole del massiccio degli Alburni.
Il tratto iniziale è invaso dalle acque del fiume Negro, da cui si arriva nelle viscere della terra immersi in un silenzio magico, laddove luci ed ombre si incontrano allo scrosciare della grande cascata naturale. L’ambiente è surreale, con cunicoli, gallerie e caverne che si aprono dinanzi all’occhio del visitatore.
Gruppi di stalattiti e stalagmiti si modellano di volta in volta in forme misteriose, cui spesso la fantasia ha assegnato un nome. Immaginare soltanto il tempo che impiega una stalattite o una stalagmite per crescere di un solo centimetro dà l’idea dell’enormità del miracolo che la natura ha compiuto e continua a compiere ancora oggi. Sito incluso nel circuito Campania Artecard.