Cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo di Napoli
«Napoli è un paradiso. Tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso. Non mi riconosco quasi più, mi sembra di essere un altro uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso». Così Goethe scriveva giunto finalmente in città nel 1786.
Il Duomo dell’Assunta si scopre all’improvviso, come tante delle bellezze di Napoli. Camminando lungo la via ottocentesca nel cuore della città greco-romana, tra via Anticaglia e via Tribunali, tra i palazzi storici, colpisce per la maestosità. Così, arretrata rispetto alla strada, per mezzo di una piazzetta cinta di portici, appare la Cattedrale, ufficialmente dedicata alla Madonna dell’Assunta, ma popolarmente intitolata a San Gennaro.
La strada brulica di gente vociante. L’ingresso in cattedrale permette subito di immergersi in un clima che segna un’impensabile distanza tra l’esterno e l’interno. È uno spettacolo che incanta, intimo e solenne, che si esalta nella nettezza e nella nudità delle linee architettoniche, nella essenzialità quasi astratta delle pure geometrie gotiche della facciata. I fasci di luce che traversano la lunga navata nella penombra del tempio danno un senso di sospensione miracolosa del tempo.
In questo edificio si intrecciano aneddoti e leggende. Boccaccio narra che Andreuccio da Perugia, giunto a Napoli, dopo essere stato derubato, se ne tornò nel capoluogo umbro, più ricco di quanto avesse immaginato, rubando a sua volta un anello con rubino dal dito del vescovo, sepolto proprio nel Duomo. Non è detto che si tratti di una pura leggenda.
Proprio qui, con le preghiere di religiosi, laici, autorità e credenti, avviene il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Qualora non accadesse, sarebbe considerato come un segno infausto per Napoli e per i suoi abitanti: gravi sciagure potrebbero abbattersi sulla città.
Devozione e racconti fantastici contraddistinguono una delle opere d’arte più belle di Napoli, caratterizzata dalla sovrapposizione di più stili, dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco. Il duomo è il cuore della vita diocesana, ad esso si ascrive un rapporto del tutto particolare con la città di Napoli dove tutto ciò è fortemente evidente.
Orario di apertura
Feriale: 8,30 – 13,30/14,30 – 19,30; festivo: 8,00 – 13,00/14,30 – 19,30
Orario di apertura area archeologica
Feriale: 9,30 – 12,00/16,30 – 19,00; festivo: 8,00 – 12,00
Attestato e passaporto
Manuale d’uso del sistema di attestazione del percorso spirituale (pdf)
Referenti: Don Vincenzo Papa
Info e contatti
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Via Duomo, 147 – 80138 Napoli (NA)
http://www.chiesadinapoli.it/