Area Archeologica di Fratte Salerno
L’area archeologica etrusco-sannitica di Fratte si trova alla periferia nord-orientale della città di Salerno lungo il fiume Irno, nell’odierno rione di Fratte, a breve distanza dalle frazioni salernitane di Cappelle e Matierno.L’area, delimitata da mura, si estende su un’area di circa 4.500 mq.
Fu sistemata a parco dopo gli anni Cinquanta lasciando in vista i resti più rilevanti delle strutture portate alla luce.
Storia
Attorno al VI secolo a.C. gruppi di Etruschi, probabilmente provenienti da Amina, attuale Pontecagnano Faiano, si trasferirono nella valle del fiume Irno, non molto lontano dalla sua foce.
La città fu inizialmente identificata con la Marcina citata da Strabone, attualmente associata alla vicina Vietri sul Mare, mentre attualmente sembra prevalere l’identificazione con la città di Irna per alcune monete ritrovate con la legenda IRNTHI (di Irna) o IDNO, fu successivamente occupata dai Sanniti, che vi restarono fino al III secolo prima di Cristo.
Forse i Romani distrussero il piccolo centro nel quadro delle operazioni militari successive alle guerre sannitiche.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce alcune tombe ed una cisterna nella zona dell’acropoli, oltre a numerose anfore con oggetti personali.
Circa metà dell’area è occupata da resti di edifici databili a partire dal VI secolo a.C., quando nasce un importante centro abitato da etruschi, greci, e indigeni. Si conservano, inoltre, imponenti resti della necropoli di epoca sannitica, con otto tombe in blocchi di tufo grigio locale, di cui due a camera con letti funebri forniti anche del cuscino, ora a sezione triangolare, ora a forma di cilindro.
Nella zona occidentale, una cisterna, vasche di decantazione per l’argilla, una fornace, pozzi e canali, unitamente a vani pavimentati, attestano un’attività di lavorazione dell’argilla locale tra il VI e il V sec. a.C., confermata da lisciatoi, distanziatori, matrici e scarti di lavorazione.
L’antica cittadina etrusco-sannitica aveva tetti con decorazione architettonica policroma, un tempio con bassorilievi nella cosiddetta “acropoli etrusca” e costruzioni in tufo, che fanno dedurre che l’abitato di Fratte aveva una struttura di tipo urbano abbastanza sviluppato.
Le annuali campagne di scavo stanno consentendo di articolare più compiutamente la sequenza cronologica nell’area, che ha restituito materiali dell’VIII secolo a.C., e della quale si vanno delineando con sempre maggiore chiarezza elementi di organizzazione urbanistica del VI secolo a.C.
I materiali archeologici rinvenuti negli scavi del sito sono esposti in un’apposita sezione nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno.
Copyright
Testo: wikipedia
Immagini: Geofix, Quaranta-di-fusara, Jack45